Budda e Cristo by Rudolf Steiner

Budda e Cristo by Rudolf Steiner

autore:Rudolf Steiner [Rudolf Steiner]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feedbooks
pubblicato: 2008-02-02T05:00:00+00:00


Capitolo 8

Gesù di Nazareth diventa il portatore del “Cristo”

Basilea, 21 settembre 1909

Miei cari amici!

Negli ultimi giorni abbiamo cercato di farci un’idea delle entità principali di cui ci parla il Vangelo di Luca. Ci siamo procurati determinati concetti riguardo a ciò che sta alla base di questo documento.

Ma ci occorre ancora una cosa: seguire l’ulteriore evoluzione dell’entità principale dei Vangeli e quindi anche della nostra Terra, il Cristo Gesù.

Sarà necessario ricordarci di quanto è già stato detto, e cioè che il Cristo Gesù che in seguito ci starà di fronte e di cui tratta il Vangelo di Luca è nato fisicamente come Gesù natanico dalla casa di Davide. Questo bambino cresce fino all’età di circa dodici anni, dopo di che nel suo corpo entra l’egoità che fino a quel momento si era sviluppata nel Gesù salomonico. È la stessa egoità che un tempo era stata incorporata, incarnata in Zarathustra, l’entità che aveva dato origine alla civiltà persiana.

Quindi dal dodicesimo anno abbiamo l’Io di Zarathustra nel corpo del Gesù natanico. E adesso è nostro compito seguire accuratamente l’evoluzione di questa entità. Dobbiamo allora ricordarci di qualcosa.

Sappiamo che di solito nel normale sviluppo umano il primo periodo importante è quello compreso fra la nascita e i sette anni; il secondo quello che va dai sette ai quattordici anni circa, il terzo dai quattordici ai ventuno, il quarto dai ventuno ai ventotto, e infine quello compreso fra i ventotto e i trentacinque anni.

Questi periodi non vanno però intesi in maniera pedante, come se terminassero esattamente allo scadere del rispettivo anno, ma devono essere visti come passaggi graduali. Il primo di questi passaggi si verifica con la comparsa della seconda dentizione. Anche gli altri periodi consistono di passaggi che avvengono gradualmente e non all’improvviso.

Sappiamo inoltre che a sette anni avviene spiritualmente qualcosa di analogo a quanto si è verificato al momento della nascita fisica con l’abbandono del corpo materno. Avviene una specie di “nascita eterica”. Con la maturità sessuale che giunge intorno ai quattordici anni, ha luogo una “nascita astrale”, si libera il corpo astrale dell’uomo. Se vogliamo osservare con grande precisione lo sviluppo umano, esso ci si presenterà senz’altro in modo molto più complesso di come appare all’osservazione normale, alla quale sfuggono le importanti differenze dei periodi successivi.

Oggi si presume che da un certo momento in poi nell’uomo non succeda più molto, ma questa è un’osservazione approssimativa. In verità è possibile cogliere precise differenze anche nell’evoluzione che avviene più in là con gli anni.

Quando al momento della nascita fisica si abbandona l’involucro materno fisico, la prima parte dell’uomo a venire alla luce è il corpo fisico, l’unico corpo ad essere libero nei primi sette anni di vita. Poi a sette anni si abbandona l’involucro materno eterico, liberando così il proprio corpo eterico. Quando a quattordici anni si abbandona l’involucro materno astrale, possiamo dire sommariamente che si libera il corpo astrale o l’anima dell’uomo.

In termini più esatti possiamo capire lo sviluppo umano solo partendo da una suddivisione più precisa della natura umana, in cui le parti superiori vengono articolate ancor più intimamente.



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